loader
Centro Baroncini S.R.L.

DSA: da Disturbo Specifico dell’Apprendimento a Differenti Strade di Apprendimento.


07 Luglio 2020

DSA: da Disturbo Specifico dell’Apprendimento a Differenti Strade di Apprendimento.
Quando oltre le etichette diagnostiche c’è un mondo da scoprire.

In questo articolo, vorrei raccontare come determinate scelte e determinati incontri possano dare una svolta al proprio approccio professionale, aprendo strade verso mondi nuovi e affascinanti che arricchiscono e che riempiono il cuore. Sto parlano del modo in cui il mio sguardo professionale nei confronti dei DSA è cambiato negli ultimi anni.

Già da giovane psicologa mi sono interessata alle difficoltà scolastiche, tema che mi ha sempre molto incuriosita. Ho iniziato a lavorare con le modalità che io definirei “classiche” acquisite durante il mio tirocinio in neuropsichiatria infantile dove l’indagine diagnostica è molto accurata e dettagliata e dove ho imparato il valore dell’andare a fondo indagando scrupolosamente le difficoltà presentate da chi avevo davanti.

Questa modalità l’avevo acquisita bene e mi era anche molto comoda perché mi offriva una certa sicurezza: a determinati punteggi, corrispondeva una determinata etichetta e questa etichetta non la decidevo io, ma dal risultato di quei test era il manuale diagnostico a stabilirla.

La mia poca esperienza, così, non mi era di grande ostacolo perché avevo la certezza di ridurre il margine di errore.

Poi la scelta del mio orientamento clinico, quello sistemico, inizia a mostrarmi che le etichette non sono sufficienti ma che è necessario andare a fondo e comprendere cosa stia dietro a queste etichette: il contesto relazionale di chi presenta una difficoltà, le reazioni di chi gli sta attorno, le emozioni del soggetto coinvolto.. E quello che sta dietro è differente per ciascuno, anche se l’etichetta può essere la stessa.

In questo contesto nuovo, cambia il mio modo di guardare ai Disturbi specifici di Apprendimento. E cambia radicalmente.. E ciò avviene grazie al mio incontro con Davide Baroncini, fisioterapista ed osteopata, che non ha certamente bisogno di presentazioni..

Un giorno Davide mi parla dei DSA introducendo per me concetti nuovi (funzionamento neurologico, mancanza di dominanza, sinapsi, neuroni, compressione cranica) e io ricordo perfettamente di averlo ascoltato senza però riuscire a nascondere la mia espressione che era quella di una che aveva visto un extraterrestre..

Ero molto confusa perché non capivo come un osteopata potesse c’entrare con i DSA..

Però sentivo al tempo stesso il desiderio di capire. E ho voluto capire perché lui mi stesse dicendo quelle cose.

Da lì mi si è aperto un nuovo mondo che ho voluto conoscere e di cui devo certamente imparare ancora molto ed è il mondo che sta sotto all’etichetta e che mi ha permesso di capire come e perché un bambino DSA fatica e soffre così tanto nel suo percorso scolastico.

Ed ho capito che solo se si conoscono i meccanismi di funzionamento alla base di queste difficoltà è possibile strutturare interventi sensati ed efficaci.

Solo distinguendo tra un vero DSA e uno indotto da compressione cranica (e qui ci vorrebbe un ulteriore articolo perché per me è stata una delle scoperte più sconvolgenti e più utili) si è sicuri di fare la diagnosi corretta. Solo conoscendo a fondo cosa sta dietro è possibile sintonizzarsi con i vissuti emotivi dei nostri piccoli pazienti e delle loro famiglie che molto spesso arrivano disorientati e angosciati in cerca di qualcuno che indichi loro la strada. E da allora non mi basta più stendere certificati senza chiedermi che cosa serva a quel bambino preciso per sperimentare la soddisfazione del successo.

Da allora sento che invece di attestare che il bambino è rotto, posso descrivere come funzioni e quali siano le modalità che facciano emergere al meglio il suo potenziale.

Da allora non mi sento più la specialista in posizione asimmetrica che fornisce etichette, ma mi sento parte del sistema. Ed ho scoperto sul campo che rompere l’asimmetria dà grandi risultati ed infinite soddisfazioni.

Alessia Galli
psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta

Il sito è costantemente in fase di aggiornamento e le informazioni presenti potrebbero non essere sempre complete.