Cura della plagiocefalia occipitale
10 Gennaio 2017
Cos’è la plagiocefalia occipitale?
La plagiocefalia è una deformazione del cranio con modellamento obliquo cranio-facciale, cioè uno schiacciamento della zona emioccipitale posteriore, associato a una sporgenza anteriore omolaterale e un difetto inverso contro laterale. La continua pressione su un lato del cranio determina la protrusione di tutte le ossa di quel lato creando un’asimmetria e, spesso, una distorsione nell’allineamento del viso.
Quali sono le cause?
- posizione intrauterina del feto, soprattutto in gravidanze multiple
- parto prolungato, traumatico, con forcipe o ventosa
- feto di grandi dimensioni (macrosoma)
- ridotta variabilità posturale nei primi mesi di vita
- sovra utilizzo dei dispositivi di contenimento (ovetti, sdraiette)
Cosa può causare?
Non trattandosi di una condizione benigna o puramente estetica, la plagiocefalia è responsabile di una serie di problematiche in diverse aree dello sviluppo del bambino:
- area motoria (ipoplasia mandibolare e asimmetria mandibolare, conseguente ad una rotazione della base cranica, scoliosi, anomalie di forma della gabbia toracica, obliquità della pelvi, asimmetria delle anche e dei piedi, strabismo, ritardo di sviluppo motorio, disordini dei processi uditivi)
- area cognitiva (ritardo, disordini del linguaggio o dell’attenzione)
- area psicosociale
Come si può curare?
È importante eseguire diagnosi e intervento in epoca precoce, in quanto prima si dà inizio al trattamento, migliore è la possibilità di un recupero completo. Attualmente, il trattamento delle plagiocefalie è di tipo conservativo e include:
La cura posturale
- durante le ore di sonno, data la necessità di posizionare il bambino supino (protocollo SIDS), e di variare la rotazione del suo capo durante la nanna alternando lato destro e sinistro si consiglia ai genitori l’utilizzo di supporti adeguati come un cuscino a cuore (babymoov)
- durante le ore di veglia, la variazione delle posizioni (in particolare il decubito prono) deve diventare parte integrante della vita familiare quotidiana
- corretto utilizzo dei supporti (ovetti, sdraiette, box), solo per brevi momenti e laddove strettamente necessario (in macchina)
Il trattamento fisioterapico e osteopatico
Il fisioterapista e l’osteopata osservano, valutano e correggono le eventuali anomalie patologiche dei sistemi fasciale, muscolare e osseo, avvalendosi principalmente di tecniche fasciali globali, detensione muscolare della muscolatura dorsocervicale e del diaframma e di tecniche cranio-sacrali.
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